Invisibile

Invisibile

Un rilassato bruco s’era adagiato su un petalo di malinconia e aspettava.

Sgargiante al sole e sempre attorno ad un tavolo stava quella coccinella, spesso in compagnia

e canticchiando la sua strana melodia, si fraintendeva tra lune e inchiostro

barattando ipotesi per speranze.

 

Scuro e amante dello zero il moscone s’immergeva nell’ invito caldo di venere

approfittando del vuoto d’ali e di opportunità

e tra uno stelo e un parto di pazzia lunare

vagheggiava la sua inutile inquietudine al prato steso sotto di sé.

 

Quanto all’ invisibile, lui odiava il caldo compiersi dell’assurdo intorno a sé

e di quella profezia del freddo in arrivo

a cavallo tra il trionfo e la fine di tutti i miracoli.

A.V.

Menzione di merito concorso Aletti editore “La panchina dei versi” 2020

 

 

 

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